Gestione responsabile degli Agrofarmaci

Certis Europe promuove e sostiene attivamente la gestione responsabile e l’uso corretto degli agrofarmaci (Product Stewardship), quale componente fondamentale dell’agricoltura sostenibile, ovvero quell’agricoltura economicamente redditizia, rispettosa dell’ambiente e della salute umana che contribuisce alla migliore qualità di vita degli agricoltori e dell’intera società.
L’impegno di Certis per la gestione responsabile degli agrofarmaci si basa sul “Codice Internazionale di Condotta sulla Distribuzione e l’Uso degli Agrofarmaci” (FAO 2002) e comprende non solo la fase di applicazione in campo, bensì l’intero ciclo di vita del prodotto a partire da prima dell’immissione sul mercato fino allo smaltimento delle confezioni vuote.
L’obiettivo della Product Stewardship è assicurare che gli agrofarmaci siano usati in modo sostenibile al fine di massimizzare i benefici e minimizzare i rischi, nell’interesse della salute umana e dell’ambiente.
Gestione responsabile per Certis significa:
Certis ha al suo interno ruoli dedicati che assicurano la corretta promozione e gestione di tutte le iniziative e i progetti di Product Stewardship.
Le buone pratiche per un uso Sicuro, Responsabile e Sostenibile degli Agrofarmaci
Per assicurare l’efficacia dei trattamenti e la selettività per la coltura, impostare adeguate strategie antiresistenza e garantire la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente, è opportuno scegliere accuratamente l’agrofarmaco da utilizzare in base alla coltura da trattare e all’avversità da controllare. Strumento chiave per effettuare questa scelta è l’attenta lettura dell’etichetta. Inoltre, a decorrere dal 26 novembre 2015 chiunque intenda acquistare e/o utilizzare agrofarmaci destinati a utilizzatori professionali deve essere in possesso del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo degli agrofarmaci (il cosiddetto “Patentino”).
Il rispetto delle buone pratiche agricole garantisce l’utilizzo e la gestione sicura, responsabile e sostenibile degli agrofarmaci.In caso di intossicazione, consultare il medico presso il Centro Antiveleni più vicino mostrando l’etichetta del prodotto e la Scheda di Sicurezza.
L’attenta lettura e il rispetto delle indicazioni riportate in etichetta assicura l’efficacia del trattamento ed evita i possibili rischi derivanti da un utilizzo improprio del prodotto.
Ulteriore strumento che permette di valutare i rischi chimici connessi ad un agrofarmaco è la sua Scheda di Sicurezza (SDS). La SDS contiene informazioni sulle proprietà chimico-fisiche, tossicologiche, di pericolo per l’ambiente e consente di gestire i potenziali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori nonché la salvaguardia dell’ambiente, adottando adeguate misure di prevenzione e gestione.
Indossare i DPI

Indossare sempre idonei Dispositivi di Protezione Individuale
Prima di effettuare qualsiasi operazione di manipolazione e gestione degli agrofarmaci è importante proteggersi adeguatamente indossando adeguati Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). I DPI da utilizzare per la gestione degli agrofarmaci devono essere marchiati CE e di 3a Categoria, ovvero idonei alla protezione da agenti chimici.
I DPI da utilizzare sono:
Protezione della cute:
Protezione delle vie respiratorie:
Protezione degli occhi:
Gli agrofarmaci devono sempre essere movimentati con cura.
Stoccare in luogo idoneo

Stoccare in apposito deposito gli agrofarmaci e i contenitori vuoti
Gli agrofarmaci devono essere stoccati in ambiente idoneo e “riservato”, con accesso consentito solo alle persone autorizzate. In generale, lo stoccaggio dei prodotti deve essere effettuato in ambienti asciutti, ben areati, al riparo dalla luce solare. I contenitori vuoti non devono essere dispersi nell’ambiente ma devono essere conservati in adeguato deposito temporaneo e smaltiti secondo le norme vigenti
Lo stoccaggio degli agrofarmaci può essere effettuato in un locale specificatamente adibito, in un’area chiusa all’interno di un magazzino specifica per tale scopo oppure utilizzando un armadio a norma.
Preparazione della miscela
Preparare e utilizzare la miscela fitoiatrica rispettando le Buone Pratiche Agricole
Per la preparazione della miscela è necessario indossare adeguati Dispositivi di Protezione Individuale, utilizzare recipienti adatti e acqua pulita. Si consiglia di preparare la miscela fitoiatrica in un’area attrezzata appositamente realizzata che consenta la riduzione dei rischi di contaminazione dell’ambiente e dell’operatore.
L’acqua utilizzata deve avere un basso contenuto di sali e un pH preferibilmente non superiore a 7. È buona norma durante l’impiego degli agrofarmaci o la preparazione delle miscele: non mangiare, né bere né fumare; non operare contro vento; non impiegare i prodotti in prossimità di corsi d’acqua; non effettuare trattamenti quando piove; lavarsi accuratamente in caso di contatto con i prodotti; non contaminare alimenti o bevande; operare all’aperto e lontano da bambini e animali.
Per la loro applicazione seguire le indicazioni riportate sulle etichette attenendosi alle dosi consigliate. Dosi troppo basse compromettono l’efficacia del prodotto e dosi troppo elevate possono provocare danni alle colture.
Gestione delle attrezzature
Effettuare il “controllo funzionale” e la “taratura” delle attrezzature irroranti
Impiegare attrezzature di distribuzione idonee, efficienti, in buono stato di manutenzione e curarne attentamente la regolazione o taratura.
La qualità dell’applicazione dell’agrofarmaco è un requisito fondamentale per assicurare un buon risultato. L’efficacia dell’agrofarmaco dipende per il 50% dal prodotto e per il 50% dalla qualità dell’applicazione, ovvero:
- identificare il momento adeguato per effettuare il trattamento;
- utilizzare un’irroratrice adeguatamente mantenuta e calibrata per la tipologia di trattamento da effettuare;
- assicurarsi di utilizzare ugelli idonei, puliti e in buono stato
Lavare le attrezzature dopo l’uso e riporle in luoghi adeguati. Si ricorda che entro il 26 novembre 2016 tutte le attrezzature irroranti, impiegate per uso professionale, dovevano essere sottoposte almeno una volta al controllo funzionale effettuato presso Centri Prova autorizzati dalle Regioni e Province autonome (Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile degli agrofarmaci).
